La pasta e il vino

Oggi vogliamo soffermarci un po’ a parlare di due dei prodotti che amiamo di più qui a Tarallucci e vino e cioè la pasta e il vino, e alcune regole di base sui relativi abbinamenti.

La pasta e il vino: scopriamo di più

La pasta genericamente è un impasto di farina di frumento o di semola o semolino di grano duro (ma anche di altri cereali).

Essa è un alimento nutritivo della dieta mediterranea.

Può essere:

  • Fatta in casa, con confezione casalinga lavorata a mano;
  • Pasta Speciale, variabile con l’aggiunta di uova od altri ingredienti;
  • Integrale, fabbricata utilizzando semolini integrali proveniente da speciali moliture;
  • Dietetica, contenente particolari sostanze nutritive;
  • Glutinata, con l’aggiunta di un’alta percentuale di glutine;
  • Secca, industriale essiccata in fabbrica;
  • Fresca, casalinga o artigianale;
  • Ripiena, ravioli, tortellini, agnolotti etc.

La cottura varia a seconda se si tratti di pasta secca o fresca. La quantità d’acqua per cuocerla è di circa 1 litro x 100 gr. di pasta.

Ed ecco che entra in gioco il vino e, per ciò che riguarda la pasta, i matrimoni tra questi due prodotti sono tra i più riusciti?

L’abbinamento naturalmente si giocherà sui sapori del sugo e della salsa. Ecco di seguito degli esempi che posso servire come base di partenza:

  • Pasta al pomodoro: bianco secco di notevole freschezza che si accordi con l’acidità del pomodoro;
  • Pasta a base di uova (più ricca e più dolce): un buon rosato oppure un rosso giovane e fruttato ma non ricco di tannino;
  • Pasta ripiena di ricotta e verdura: se hanno un condimento senza pomodoro e con burro, salvia e parmigiano, va bene un bianco giovane fruttato e profumato;
  • Pasta ripiena di carne: con salsa al pomodoro piuttosto untuosa e dolce va bene un buon rosato oppure rossi fruttati dai tannini delicati, mentre se il ripieno è pollame nobile o cacciagione si può salire con i rossi più corposi;
  • Le paste ripiene in brodo: si accordano con bianchi di buona acidità morbidi e profumati ma anche con rossi leggeri e frizzanti o rosati;
  • Le paste con verdura: prediligono i bianchi di buon spessore;
  • Le paste piccanti: vini morbidi con note aromatiche;
  • Le paste con salse al formaggio: rossi giovani fruttati e poco tannici;
  • Le paste con salse di uova o verdura: bianchi morbidi e freschi;
  • La pasta con bottarga di tonno o muggine: vini bianchi dal carattere evoluto;
  • I sughi di pesce: amano i bianchi acidi e nervosi e ricchi di profumo; i crostacei bianchi morbidi e aromatici;
  • I sughi marinari con pomodoro e un po’ piccanti: con rosati di corpo e rossi giovani di buona acidità ma non tannici;
  • Mai servire vini rossi tannici con sughi a base di funghi;
  • Le paste al forno con besciamella e formaggio: se sono con verdure chiedono bianchi nervosi e fragranti, se sono con salsa al pomodoro con impostazione morbida ed untuosa, vanno bene rosati corposi e rossi freschi fruttati e giustamente tannici.

Detto questo, qui a Tarallucci e vino ci piace sempre sperimentare nuovi abbinamenti, lasciandoci guidare anche un po’ dal nostro gusto personale e soprattutto dalla nostra curiosità?

E voi, come vi orientate?

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